
PERCHE' IL MONOLOGO DEL FRIGORIFERO VUOTO?
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IL PERCHE'
Viaggiare è sempre stata una delle mie più grandi passioni, che fosse in compagnia, o che fossi da sola, trovo che sia un modo eccezionale per passare il tempo, per conoscere, scoprire, curiosare, imparare e portarsi a casa un nuovo pezzetto di mondo.
La mia più grande fortuna è avere la possibilità di farlo, ma non sempre è facile trovare il tempo, la voglia e lo sforzo per organizzare, prendere tutto e partire.
Ho iniziato a viaggiare grazie alle mie amiche, facevamo viaggi anche in 8-10 ragazze, e da lì non ho più smesso.
Con il tempo ho anche coltivato un'altra delle mie passioni, che era quella della fotografia, e difatti la stragrande maggioranza delle fotografie che troverete in questo blog è stata fatta da me medesima, con passione, con amore e con rispetto di tutte le meraviglie che ho incontrato lungo la strada.
Il viaggio è una costante della mia vita, da quando sono partita da casa e sono andata a studiare a Milano, poi a Madrid, e infine ora a Verona, sono sempre stata in viaggio. Ho scelto il monologo del frigorifero vuoto per intitolare questo blog, che vuole essere il mio modo per condividere con gli altri le mie esperienze che mi stanno a cuore, per poter far viaggiare con la mente e con le parole le persone.
La storia del frigorifero vuoto nasce dal fatto che anche qualora abitassi un po' lontana da casa, la famiglia rimane sempre la cosa che mi rende più felice, motivo per cui spesso faccio ritorno. Il problema però di chi continua a spostarsi da un posto all'altro, è che poi al suo ritorno a casa, puntualmente, il frigo è vuoto, e passano quei 2 minuti prima che inizi a suonare perché lo hai lasciato troppo tempo aperto mentre pensavi a tutte le cose belle che ti sono successe in viaggio, e anche a quelle meno belle, su cui ti scappa sempre un sorriso.
Inoltre, una delle cose che credo continuerà a stupirmi in viaggio, sono i nuovi sapori che ogni posto ti regala. Il mango che mangi qui non ha nulla a che vedere con il mango che mangi in Africa, così come la papaia, o il frutto del drago che puoi assaggiare in Thailandia.
Ogni luogo ha i suoi colori e i suoi sapori autentici di cui non riesco a togliermi il ricordo di dosso.
Nasce quindi il monologo del frigorifero vuoto come una raccolta, un diario, un dialogo aperto per non lasciare che tutti i miei flussi di pensiero restino solamente un monologo interiore una volta tornata a casa, ma che possano per qualche minuto, anche solo per qualche immagine, trasportare tutti voi in viaggio con me.
Con grande affetto,
Valeria
I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO
Viaggiare da soli è un'esperienza, ma viaggiare in compagnia rende tutto più saporito